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Immergiti nelle potenti vibrazioni dei Canti Cosmici di Yogananda!
Alcune preziose informazioni sui canti
- My Soul is Marching On – Parole di Yogananda, melodia di M. K. Serailian. Nella sua originale Autobiografia di uno Yogi, Yogananda racconta il momento in cui lo cantò, alla fine della sua vita: “Questa volta il mio canto aveva una sfumatura di valore marziale”.
Specifica in Canti cosmici, 1938: “Quando usare questo canto: Usalo per scacciare la paura, il fallimento o lo scoraggiamento”. - Divine Gypsy – Composto da Yogananda. Il testo ampliato si trova nella poesia “Lo zingaro divino” nel libro Sussurri dall’eternità.
Egli specifica: “Quando usare questo canto: cantalo quando ti senti schiavo di qualsiasi abitudine o persona”. - Light the Lamp of Thy Love – Nella sua originale Autobiografia di uno Yogi, Yogananda spiega che questo canto è la versione di Rabindranath Tagore di “un’antica canzone bengalese”.
Specifica: “Quando usare questo canto: per l’illuminazione e per invocare Dio”. - God of Beauty – Questo canto non si trova nelle versioni più recenti dei Canti cosmici.
Yogananda specifica: “Quando usare questo canto: per rendere belli corpo, mente e anima”. - Sitting in the Silence – Parole di Yogananda, musica di Roamin’ In The Gloamin’ di Harry Lauder, il suo famoso amico scozzese, citato nell’Autobiografia di uno Yogi.
- Om Brahma – Questo canto non si trova nelle versioni più recenti dei Canti cosmici. Le istruzioni dell’edizione del 1938 dicono che questo canto “si ripete per un totale di 18 volte”.
Yogananda specifica: “Quando usare questo canto: cantalo dopo la meditazione”. - Today my Mind Has Dived – Yogananda spiega questo canto nelle sue Praecepta Lessons: “Non incolpare l’oceano della meditazione di essere privo delle perle della Realizzazione del Sé se non le trovi con poche immersioni devozionali. Immergiti in profondità, ancora e ancora, nel mare del samadhi, finché non troverai le inestimabili perle che stai cercando”.
Egli specifica: “Quando usare questo canto: usalo dopo la meditazione per entrare in una meditazione più profonda, o quando non trovi Dio dopo diverse meditazioni”. - What Lighting Flash – Yogananda, nella sua Autobiografia di uno Yogi, descrive questo canto cosmico come un vecchio canto bengalese. Una delle sue preghiere si riferisce a questo canto: “Insegnaci a vedere il lampo che brilla nel Tuo Volto di Onnipresenza”.
Egli specifica: “Quando usare questo canto: usalo per visualizzare Dio come Luce Cosmica”. - In the Land Beyond My Dreams – Nella sua Autobiografia di uno Yogi, Yogananda descrive questo canto come una di “una serie di mie composizioni”. In un discorso descrive questo canto: “Là, nella terra al di là di tutti i nostri sogni, dove il pozzo di Dio sgorga eternamente, nel cuore e nel suolo della tua anima, là puoi andare nell’arca del silenzio. Dio ti aspetta”.
Egli specifica: “Quando usare questo canto: per ascendere consapevolmente a Dio”. - When my Dream’s Dream is Done – Yogananda, nella sua Autobiografia di uno Yogi, descrive questo mondo fisico come “soltanto un sogno, privo di fondamento come una bolla”.
Egli specifica: “Quando usare questo canto: per superare la paura della morte e raggiungere l’ascensione a Dio”. - Where is There Love – Yogananda scrive di questo canto cosmico nella sua Autobiografia di uno Yogi: “Una sera, in questo quieto rifugio, stavo dando piena espressione ai miei sentimenti nel canto. Sotto le dita avevo l’armonioso organo della chiesa, sulle labbra lo struggente lamento di un antico fedele del Bengala che aveva cercato l’eterna consolazione”. Quel “antico fedele del Bengala” era Kamalakanta Bhattacharya. La sua canzone (Amar shad na mithilo) è molto conosciuta in Bengala.
Yogananda specifica: “Quando usare questo canto: cantalo quando ti senti abbandonato o disilluso dall’amore terreno”. - He Who Knows – Nel primo album Cosmic Chants della SRF dopo la scomparsa di Yogananda, intitolato “Music For Meditation”, pubblicato nel 1960, Swami Kriyananda canta questo canto alla fine di “Deliver Us From Delusion”.
- Om Song – Parole di Paramhansa Yogananda, musica di Ella G. Richdale. Questo è il canto dei chakra di Yogananda, che descrive i suoni interiori. Le parole originali si trovano in Songs of the Soul (1923). Il testo si trova pubblicato anche in Sussurri dall’Eternità.
Egli specifica: “Quando usare questo canto: Usalo quando mediti su Dio come suono e vibrazione cosmica e quando mediti sui sei centri spinali”.
Rare Cosmic Chants by Yogananda
Some precious information about the songs
- My Soul is Marching On – Words by Yogananda, melody by M. K. Serailian. In his original Autobiography of a Yogi, Yogananda recounts the moment when he chanted it.
He specifies in Cosmic Chants, 1938: “When to use this song: Use to banish fear, failure or discouragement.” - Divine Gypsy – Composed by Yogananda. Expanded lyrics can be found in the poem “Thy Divine Gypsy” in Whispers From Eternity.
He specifies: “When to use this song: Chant when feeling enslaved by any habit or person.” - Light the Lamp of Thy Love – In his original Autobiography of a Yogi, Yogananda explains that this chant is Rabindranath Tagore’s version “of an old Bengali song.”
He specifies: “When to use this song: For illumination and invoking God.” - God of Beauty – This Chant is not found in newer versions of Cosmic Chants. Yogananda specifies: “When to use this song: To make body, mind and soul beautiful.”
- Sitting in the Silence – Words by Yogananda, music from Roamin’ In The Gloamin’ by Harry Lauder, his famous friend from Scotland, mentioned in the Autobiography of a Yogi.
- Om Brahma – This Chant is not found in newer versions of Cosmic Chants. The instruction in the 1938 edition says that this chant “repeats a total of 18 times.” Yogananda specifies: “When to use this song: Sing after meditation.”
- Today my Mind Has Dived – Yogananda explains this chant in his Praecepta Lessons: “Do not blame the Ocean of meditation to be devoid of the pearls of Self-Realization if you do not find them by a few devotional divings. Dive deep, again and again, in the sea of Samadhi, until you find the priceless pearls that you are seeking.”
He specifies: “When to use this song: Use after meditation to go into deeper meditation, or when one does not find God after several meditations.” - What Lighting Flash – Yogananda in his Autobiography of a Yogi describes this Cosmic Chant as an “old Bengali song”. One of his prayers refer to this chant: “Teach us to see the lightning flash which glimmers in Thy Face of Omnipresence.”
He specifies: “When to use this song: Use to visualize God as Cosmic Light.” - In the Land Beyond My Dreams – In his Autobiography of a Yogi, Yogananda describes this chant as being among “a number of my compositions”. In a talk he describes this chant: “There, in the land beyond all our dreams, where the well of God is eternally springing, in the heart and soil of your soul, there you can go in the ark of silence. God is waiting.”
He specifies: “When to use this song: For consciously ascending to God.” - When my Dream’s Dream is Done – Yogananda in his Autobiography of a Yogi describes this physical world as “indeed dream, baseless as a bubble”.
He specifies: “When to use this song: For overcoming the fear of death and achieving ascension to God.” - Where is There Love – Yogananda writes about this Cosmic Chant in his Autobiography of a Yogi: “Sitting one evening in this tranquil haven, I was pouring out my heart in song. Under my fingers was the sweet-toned organ of the church, on my lips the yearning plaint of an ancient Bengali devotee who had searched for eternal solace.” The “ancient Bengali devotee” was Kamalakanta Bhattacharya. His song (Amar shad na mithilo) is well-known in Bengal.
Yogananda specifies: “When to use this song: Sing when feeling forsaken or disillusioned by earthly love.” - He Who Knows – On the first Cosmic Chants-album by SRF after Yogananda’s passing, titled “Music For Meditation”, published in 1960, Swami Kriyananda sings this chant at the end of “Deliver Us From Delusion”.
- Om Song – Words by Paramhansa Yogananda, music by Ella G. Richdale. This is Yogananda’s Chakra song, describing the inner sounds. The original words can be found in his Songs of the Soul (1923). The lyrics are also published in Whispers From Eternity.
He specifies: “When to use this song: Use when meditating on God as Cosmic Sound and Vibration and when meditating on the six spinal centers.”
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